- Marzo 24, 2016
- Posted by: Eidos
- Categoria: Moda
È il 19 marzo, siamo giunti al terzo weekend di lezione del Master in Comunicazione e Giornalismo di Moda e il profumo e la freschezza della primavera fanno capolino nella capitale. I peschi in fiore coloreranno i sorrisi di noi studentesse. Due giornate intense tutte a femminile.
La giornata tipo di un giornalista di moda
In aula con noi, nella giornata di sabato, c’è stata Arianna Pietrostefani, web editor di Vogue.it che ci ha raccontato il suo percorso: dalla laurea in giurisprudenza all’esperienza in tv, fino a vivere il sogno di tutte le ragazze con la passione per il giornalismo di moda.
Ci ha fornito le istruzioni per scrivere sul web e dato consigli per farlo nel migliore dei modi.
Sotto nostra richiesta (eravamo tutte molto curiose) ci ha raccontato la giornata tipo di una giornalista di moda, facendoci entrare almeno con l’immaginario, in una redazione, in particolare quella di Vogue Italia.
- Ore 10.00: tutti in ufficio pronti per la consueta riunione mattutina in cui si selezionano le notizie del Reuters, che poi vengono assegnate ai singoli giornalisti da cui elaborano un articolo.
- Ore 10.30: Poiché gli utenti di un giornale online di moda sono affamati, si fa uscire un pezzo evergreen che si è preparato la sera prima.
- In seguito vengono pubblicati i contenuti di secondo livello, così chiamati per il semplice motivo che vengono in un secondo momento. Un esempio di questi contenuti può essere un’inchiesta, su un concetto o un personaggio. La tecnica dell’inchieste consiste nel dare due pareri opposti, chiedendo opinioni e interviste a due personaggi differenti. Questo è il momento in cui il giornalista deve mettere in pratica tutte le conoscenze che ha sull’argomento senza mai intervenire con pareri personali. È necessario fornire all’utente quante più informazioni ed elementi possibili che lo porteranno a ragionare sull’argomento e in fine a schierarsi.
- Nel pomeriggio si pubblicano almeno due gallery, cavalcando l’onda del momento e sfruttando topic evergreen.
E anche noi ragazze come in una vera redazione, sfruttiamo l’imminente giornata mondiale della felicità per scrivere un pezzo sulla Felicità.
Le informazioni che ci ha dato la giovane Arianna sono state davvero tante, abbiamo parlato di macro e micro TENDENZE, di come nascono e si alternano, ci ha illuminate sul misterioso e affascinante lavoro del COOLHUNTER e del BUYER e di come insieme interagiscono con gli UFFICI STILI fino ad influenzare le loro collezioni.
A proposito di come nascono le tendenze voglio riportarvi una sua quot:
«Un consumatore inconsapevole rende la moda consapevole».
Dopo un’intera giornata di insegnamenti, racconti e curiosità sul mondo della moda e le sue dinamiche, eravamo tutte inebriate e divertite.
Non vediamo l’ora di rivederla ad una prossima lezione.
Scrivere un comunicato stampa di moda
Domenica 20 Marzo, passiamo dal web alla carta stampata.
Rincontriamo Barbara Nevosi, giornalista di Sky Italia che era già stata in aula con noi durante il primo weekend.
Se la scorsa volta ci aveva insegnato a scrivere un articolo di giornale ora è la volta del comunicato stampa.
Per imparare a scrivere è necessario sapere anche come NON bisogna scrivere, per evitare di sbagliare.
Quindi abbiamo confrontato due comunicati stampa, uno scritto in modo disordinato e l’altro scritto correttamente, a questo punto eravamo pronte per la vera esercitazione: riscrivere il comunicato stampa.
Dopo le correzioni della Nevosi eravamo tutte piacevolmente sorprese e soddisfatte per aver scritto un buon comunicato stampa, di gran lunga migliore di quello che avevamo preso in esame, realmente uscito da un ufficio stampa.
Sempre più voglia di imparare
Ad ogni weekend che passa le nostre competenze aumentano sempre di più, certo c’è ancora molto da imparare ma noi abbiamo una gran voglia di farlo!
ADELE NATALE
24 anni, una laurea in scienze della moda e del costume e un master in marketing e strategie digitali. Communication lover, fashion addict , curiosa e versatile, equilibrata come una bilancia e normalmente stravagante, ama usare ossimori. Sazia la fame di conoscenza leggendo libri e la realtà che la circonda, viaggiando nel mondo e dentro sé, difendendo il gnỗthi seautón dell’oracolo di Delfi. Ha lavorato nell’organizzazione di eventi. Project manager e social media manager, per acqua di cocco Ococo o per un think tank politico non fa differenza, l’importante è comunicare. Perché la comunicazione non ha bandiera o religione, è semplicemente un bisogno universale.
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