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Per essere un buon giornalista devi diventare multitasking

  • Maggio 25, 2016
  • Posted by: Eidos
  • Categoria: Giornalismo
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Nel mondo moderno, per essere un buon giornalista non basta più saper soltanto scrivere. Tra Internet, società in continua evoluzione, integrazione tra vecchi e nuovi media, oggi il giornalista è colui che scrive, fa video, gira con una telecamera, monta i propri pezzi, li impagina…

Insomma, per essere un buon giornalista oggi è necessario diventare multitasking. Il nono weekend del master in Giornalismo e Giornalismo Radiotelevisivo della Eidos Communication ha aperto ai suoi corsisti nuovi orizzonti sul mondo del montaggio video.

Come montare un video

Emanuela Impieri, colonna dell'emittente televisiva Retesole, ha spiegato quali “trucchi e segreti” si celano dietro un programma di montaggio come Premiere. «La prima cosa da fare è aprire il programma, cliccare su 'nuovo progetto' e dare un nome. Cercate sempre di utilizzare qualcosa che vi faccia ricordare quello che state montando. Poi selezionate la cartella in cui vorrete salvare il progetto e procedete».

Come si importano i file, che cos'è la timeline, come scollegare le tracce audio e video. Nell'arco di una mattinata, Emanuela ha spiegato per filo e per segno l'arte del montaggio su computer. «Se, ad esempio, avete la necessità di dividere il vostro video dall'audio, potrete utilizzare il comando 'scollega', mentre se cliccate C, scoprirete la funzione taglierino”. Tra prove pratiche e spiegazioni, la lezione si è incentrata anche sugli effetti video, le transizioni tra un'immagine e l'altra, i titoli e, infine, la funzione 'Esporta'».

Come si prepara la scaletta di un Tg

Sotto la supervisione di Marco Finelli, direttore dell'emittente televisiva Retesole, il pomeriggio del nono weekend del Master in Giornalismo e Giornalismo Radiotelevisivo è trascorso simulando una vera e propria riunione di redazione. Obiettivo: realizzare un telegiornale. «Per prima cosa – ha spiegato Finelli – dovrete scegliere un titolo per il vostro telegiornale, tenendo conto del target, ossia se si tratta di un Tg regionale, nazionale o internazionale». 

Una volta stabilito che il telegiornale si sarebbe chiamato RomaOggi, il direttore e i redattori si sono messi all'opera per scegliere i contenuti e dargli un ordine in base al criterio di notiziabilità. Dai funerali di Marco Pannella alla campagna elettorale a Roma, dalla cronaca fino alla rubrica “salute e benessere”. In poco meno di due ore, la scaletta del telegiornale era pronta. Mancava soltanto realizzare i servizi video, le interviste, montare tutto e poi andare in onda.

Come realizzare un tg

«Adesso che avete scelto i contenuti e stilato la scaletta del vostro telegiornale, iniziate a scrivere i servizi, pensando ad eventuali stand-up o interviste in strada, e poi montate tutto con il programma Premiere».

La seconda giornata del nono weekend del master in Giornalismo e Giornalismo Radiotelevisivo è stata dedicata alla vera e propria realizzazione di un telegiornale. Interviste alla gente, vox, stand-up, utilizzo di telecamera e microfono, inquadrature, regolazione dell'audio. In una mattinata, grazie all'aiuto di Marco Finelli e Emanuela Impieri, era tutto pronto. «Ricordate di dare al direttore che leggerà il telegiornale i lanci dei vostri servizi video. Nel vostro montaggio dovranno esserci interviste, immagini, vox se ci sono, speakeraggio del pezzo». 

Nel primo pomeriggio, finalmente, il telegiornale era completamente finito, pronto per andare in onda. Il nono weekend del master in Giornalismo e Giornalismo Radiotelevisivo della Eidos Communication si è concluso così, tra gli applausi, l'emozione e la soddisfazione di tutti.

VERONICA CROCITTI
Giornalista di nera e giudiziaria, scrittrice, blogger. Nata nel freddo Nord, vive nella terra delle belle arance e dei mandorli in fiore da più di vent’anni. Siciliana nel cuore, ama viaggiare e scrivere. Ventisette anni, due lauree, tre lingue sul cv, ha lavorato anche a Washington, Roma e Parigi. Tra le più grandi passioni: satira, gatti e caffè.

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