Non solo Spin doctor, le varie professioni all’interno di uno staff elettorale.

 

Per Nicola Bonaccini, esperto di comunicazione presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri e protagonista del Workshop gratuito di Eidos Communication “All'ombra del potere” LAVORARE DA CONSULENTE POLITICO il 10 Aprile a Roma, il consulente politico moderno deve rivelarsi una figura capace di gestire non solo la campagna elettorale, ma anche la parte strategica prima e dopo. Una figura quasi perfetta in grado di seguire il personaggio politico nella elaborazione di una campagna di comunicazione permanente.

Lo spin doctor è quindi uno specialista di comunicazione politica capace di agire autonomamente nelle tre fasi principali di una campagna elettorale: la definizione del messaggio, la scelta dei mezzi e a la comunicazione del messaggio.

In genere il consulente politico é campaign manager ovvero un consulente H24. È il punto di riferimento di tutti coloro che lavorano alla campagna; il candidato ed il suo staff fanno riferimento a lui per sviluppare e perfezionare le linee generali lungo cui muoversi.

Può assumere le decisioni anche confrontandosi solo con il candidato a cui solitamente è legato da un forte rapporto di fiducia. Si può essere campaign manager di una sola campagna elettorale per tornata elettorale, mentre si può fornire consulenza a più campagne in contemporanea.

Dennis W. Johnson elenca tre tipi di consulenti: strategist, specialist e vendor.

I primi elaborano il messaggio della campagna, lo comunicano e sostengono l’intera campagna elettorale. Gli specialist, invece, forniscono servizi essenziali alla campagna (il fund raising, acquisto di spazi media, la opposition research e la scrittura dei discorsi).
I vendor, invece, offrono prodotti e servizi utili alla campagna (sito internet, stampa dei materiali, elenchi di elettori per le azioni di direct mailing).

Nelle campagne di carattere nazionale sono diverse le figure che compongono lo staff e che sono coordinate dal consulente politico, quando lui stesso non si occupa di gestire più ruoli e funzioni.

Ecco le diverse figure presenti in uno staff elettorale:

La comunicazione esterna é affidato all’ addetto stampa che nelle campagne elettorali degli ultimi anni ha dovuto acquisire la capacità di gestire flussi di comunicazione anche tramite i social network. Può essere affiancato dall’addetto ai nuovi media o responsabile per il web. Per il candidato è importante saper utilizzare in rete secondo modalità e linguaggi specifici, come dimostrano le ultime elezioni Americane.

Il sondaggista (pollster) ha, invece, la responsabilità di occuparsi della creazione e della gestione dei sondaggi durante il periodo della campagna. Indispensabile per individuare i temi e gli argomenti sui quali focalizzare la comunicazione del candidato.

Figure professionali in forte crescita sono il fund raiser e il portavoce. Quest’ultimo ha il ruolo di riprodurre le posizioni ufficiali del candidato, mentre il fund raiser è il responsabile della raccolta di finanziamenti da investire per sopperire ai costi della campagna elettorale.

Vi sono poi figure professionali legate al mandato elettivo, come gli assistenti dei parlamentari o dei consiglieri, ma anche i ghost writer che si occupano della stesura dei discorsi pubblici degli esponenti politici

Tra le altre figure presenti durante una campagna troviamo il responsabile dell’agenda, che organizza e alimenta l’agenda del candidato attraverso incontri con il maggior numero di persone, e il coordinatore dei volontari che si occupa di reclutare, addestrare ed organizzare il lavoro di tutti coloro che si offrono per sostenere il candidato e collaborare gratuitamente alla campagna.