- Agosto 15, 2018
- Posted by: Eidos
- Categoria: News
Il giornalismo cambia, si evolve, continua ad accompagnare lo sviluppo della società; il lavoro dei giornalisti può diventare, negli anni e nei decenni, la memoria storica di un paese. E' in questa chiave che l'Atlantic, la storica pubblicazione statunitense, sta festeggiando proprio in queste settimane i suoi oltre 150 anni di attività: un giornale fondato addirittura nel 1857, in pubblicazione costante da allora, che ha saputo passare attraverso gli avvenimenti della cronaca americana interpretandone i nodi critici e i punti vitali, avendo il coraggio di prendere posizioni anche scomode e difendendo la propria autonomia e linea editoriale. “Opposizione adamantina allo schiavismo, senza affiliazione a partiti o claques, che avrebbe pubblicato articoli letterari di valore astratto e permanente”: queste le fondamenta del lavoro dell'Atlantic, sempre all'opera per difendere “l'idea americana di libertà”.
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Un giornale con oltre un secolo di storia
Il lavoro di un giornale si adegua ai tempi, ovviamente: oggi gli articoli celebrativi del centocinquantenario della rivista vengono annunciati su Twitter, dove il profilo ufficiale della pubblicazione condivide oggi un articolo storico al giorno per ogni anno di pubblicazione dell'Atlantic: grande è stato il lavoro redazionale per selezionare i pezzi più significativi dell'attività della rivista, da quelli “sull'abolizionismo della schiavitù, il finanziamento alla politica, il sistema carcerario, il sistema dei media, le discriminazioni sul posto di lavoro e il controllo delle armi da fuoco”.
Rileggere la storia editoriale di una pubblicazione attiva da così tanti anni rende possibile comprendere quanto sia difficile e appassionante il lavoro di un giornalista chiamato a rappresentare e a dare conto di “una moltitudine di differenti visioni degli ideali americani, badando ad equlibrare gli elementi letterari e quelli politici; gli imperativi morali e le tendenze di neutralità”.
Il giornalismo tenace sa prendere posizione
Quando fu necessario prendere posizione, un giornale come l'Atlantic seppe non tentennare. Questo fu l'editoriale pubblicato dall'Atlantic in occasione delle elezioni di Abraham Lincoln alla presidenza degli Stati Uniti.
“Ci si chiede con grande severità di non avere opinione o di , se l'avessimo, sopprimerla, sulla sola materia che ha occupato discussioni, giornali, messaggi dei presidenti e il congresso negli ultimi decenni, come se altrimenti mettessimo in pericolo la sicurezza dell'Unione. Ma in una democrazia è dovere di ogni cittadino il pensare; e se questi pensieri non risultino in un'opinione definita, e tale opinione non conduca ad un'azione consapevole, il pensare è nulla”.
Il compito dei giornalisti nella società, scriveva l'Atlantic già nel 1860, è quello di condurre i cittadini dal pensiero, all'opinione, all'azione.
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