Comunicazione politica e il rapporto con i Social: come costruire una relazione con i nostri lettori

 

 

I Social Network hanno avuto il ruolo di mutare in maniera definitiva il rapporto tra il comune cittadino e il politico che ci governa.
La comunicazione politica è uno dei settori che più è stato influenzato dall’arrivo dei Social, grazie ad un
radicale mutamento delle forme di linguaggio.

Se Televisione, radio e giornali detengono ancora oggi un ruolo preponderante nella propaganda politica, i Social si sono rivelati invece uno strumento di comunicazione ancora più immediata e diretta nel rapporto con l’elettorato. Usano un linguaggio friendly capace di catturare fasce di popolazione diverse rispetto ai mezzi tradizionali e hanno sviluppato un nuovo metodo di “Storytelling”.

 

 

Ogni media ha il suo elettore

 

I quotidiani sono capaci di influenzare il discorso politico attraverso la teoria della “agenda setting” che ipotizza la possibile influenza dei mass-media (mass-news) sull'audience in base alla scelta delle notizie considerate “notiziabili” e allo spazio e preminenza loro concessa.

La televisione ha invece una conseguenza diversa, dovuta principalmente alla possibilità di cambiare posizione e notizia durante l'arco della giornata.
L’effetto è quello del cosiddetto “
framing“, ovvero il potere di inquadrare la problematica all’interno di una determinata cornice e di ri-ordinare l’agenda in base alla lettura che si vuole dare del contesto.

 

I Social Network si differenziano in maniera significativa.

 

La comunicazione è passata ad un livello bidirezionale e paritario con uno scambio continuo sullo stesso livello. I social inoltre consentono all’utente di costruire un'informazione personalizzata, rivelando però un'arma a doppio taglio: l’utente cercherà argomenti che rinforzino la sua opinione, invece di notizie che possano metterla in dubbio.

 

 

Usare correttamente i Social, come interagire con i nostri utenti.

 

Il Web offre la possibilità di riavvicinare i cittadini alla politica, ma ha i suoi rischi.
Le dimensioni enormi della rete potrebbero farci
passare inosservati, o viceversa potrebbero evidenziare e diffondere rapidamente i nostri errori.

Non basta più lanciare un messaggio, dobbiamo far nascere una relazione con gli elettori seguendo delle semplici regole:

 

  • Rispondere ai messaggi e alle critiche
    Può sembrare banale, ma è una regola base che spesso viene violata.
    Il dissenso ci porta istintivamente a cancellare i contenuti legati ad un messaggio negativo, ma così facendo noi cancelliamo solo il manifestarsi del dissenso rischiando di provocare
    reazioni a catena difficilmente controllabili.
    I commenti negativi sono un' opportunità per precisare e chiarire i propri concetti e per far cambiare idea all'elettorato. Una moderazione corretta del dialogo permette un dibattito pacifico e coerente.

 

  • Pianifica la partecipazione dei tuoi elettori attraverso il Web
    Partecipazione significa mobilitazione. Chi segue il nostro spazio sulla rete, condivide le nostre idee e il progetto è predisposto all'azione. Attraverso queste persone, che saranno i nostri primi sostenitori potremmo spostare voti, catturare nuovi elettori e diffondere il nostro progetto. Non è da dimenticare come attraverso la rete sia possibile organizzare eventi e portare in piazza le persone. L'esempio più significativo è il V-Day di Grillo, ancora precedente alla nascita del movimento 5 Stelle.

 

  • Non basta esserci, bisogna investire.
    Oltre al tempo e all'impegno di persone, il Web richiede investimenti e denaro.
    Internet è un
    settore economico con regole proprie e campagne pubblicitarie ad Hoc. Che si voglia intraprendere questo percorso in maniera autonoma o con l'ausilio di un'agenzia o di uno staff è imprescindibile l'uso di una strategia ben pianificata di promozione.

 

  • Cambiare punto di vista
    Per essere efficaci occorre cambiare la propria prospettiva e insediarsi nei pensieri di chi scrive sul nostro blog o sulla nostra pagina Social. L'esercizio è quello di mettersi nei panni di chi ci testimonia un disagio o una problematica e fare Servizio pubblico al cittadino. Arrivare dove le istituzioni non riescono.