Il “Fattore N” del giornalismo, quando saper scrivere bene non basta più

Dopo tre weekend di esercitazioni in aula, ecco che arriva lui, Michele Ruschioni, a rompere tutti gli schemi.

Giornalista televisivo e di carta stampata, direttore del portale Noiroma.tv, romano doc, Ruschioni ha inaugurato il quarto weekend del Master in Giornalismo e Giornalismo Radiotelevisivo di Eidos Communication con un nuovo argomento: il giornalismo televisivo.

Buttarsi è stata la parola d’ordine di questo fine settimana tanto che, durante la giornata di sabato 31 ottobre, i ragazzi del Master di Eidos Communication, seduti sulla sedia dell’aula ci sono rimasti ben poco. Accanto, infatti, a consigli su come poter iniziare la gavetta nel mondo del giornalismo, dove il curriculum vitae spedito freddamente a una redazione serve a ben poco, Ruschioni non ha lasciato spazio a esitazioni varie. Le cose si imparano facendole.

Stand Up e Vox

Due giornate di sole di fine ottobre spese tra stand up e vox. Cosa sono? Ciò che i fruitori del giornalismo televisivo vedono continuamente.

Stand up: è il termine tecnico per definire l’introduzione, il famoso cappello, a inizio testo, in questo caso orale, dove il giornalista spiega di cosa tratterà il servizio.

Vox: sono le domande fatte dal giornalista a persone comuni, incontrate per strada, su un certo tipo di argomento: in sostanza, rappresentano il cuore del servizio. Vox populi, vox Dei recita il proverbio. Chiedere, infatti, le opinioni di persone che vivono la vita reale rappresenta il miglior “materiale” da cui realizzare il vero giornalismo, all’insegna dell’autenticità.

Il “fattore N” del giornalismo

Partire dal basso per rappresentare la verità, perché il fattore N, su cui Michele Ruschioni ha insistito per tutta la durata delle lezioni, si può trovare ovunque. Raccontare la realtà da diverse prospettive e, dal particolare, arrivare al generale o anche il contrario.

Cos’è, però, il fattore N?

È lo strumento che, detto in soldoni, dà il pane ai giornalisti, ovvero, la notizia. Ed è anche quello che il docente del quarto weekend di Master in Giornalismo di Eidos Communication considera come punto di partenza per presentarsi a una redazione.

«Il giornalismo è un mestiere che apprezza le idee, i fatti, non le presentazioni sterili. Tra scrivere bene e saper trovare la notizia, in questo lavoro è più importante avere sviluppato il secondo elemento, il fattore N», spiega Michele Ruschioni.

Più diretti di così non si può. Questo non significa che saper scrivere non sia importante, assolutamente, ma per diventare dei bravi giornalisti serve di più. C’è bisogno di creatività, di idee innovative e di aver voglia di imparare a fare tutto.

Nel giornalismo moderno è importante imparare a far tutto

Anche a prendere la telecamera in mano, riprendere e montare video e audio, perché no?

E proprio tutte queste attività tecniche sono state messe in atto durante le due scorse lezioni del Master in Giornalismo e Giornalismo Radiotelevisivo di Eidos Communication.

Partiamo però dal primo giorno, quando ai ragazzi è stato chiesto di intervistare, lungo le vie di Roma, persone a caso su argomenti assegnati dieci minuti prima e arbitrariamente, ovvero, senza tenere assolutamente conto delle preferenze di ognuno. Anzi, meno si era ferrati su quel tema, meglio era.

«È bene specializzarsi, ma agli inizi di carriera, da ultimi arrivati, bisogna essere disposti a scrivere e a parlare di tutto e, per di più, con pochissimo tempo a disposizione. Il mondo della televisione parte da un presupposto fondamentale: la sintesi» spiega Ruschioni.

Pronti via: chi è appassionato di calcio intervisti sul Vaticano, chi è rimasto alla rosa della stagione 2000 della Roma parli di calcio. Risultato? Una mattinata davvero esilarante, divertente e all’insegna del totale mettersi in gioco. Nessuno dei ragazzi del Master si è tirato indietro o ha dimostrato ritrosia di fronte ai temi assegnati e, soprattutto, alla prova stessa. Tutti, indistintamente, ci hanno provato, ottenendo anche buoni risultati.

La giornata di domenica 1 novembre è stata, invece, la volta delle riprese, con telecamere di veri professionisti, quindi grandi e….pesanti!

I ragazzi hanno dovuto realizzare una ripresa di qualche minuto, mettendo a fuoco un particolare lungo la strada e, nel pomeriggio, si sono cimentati nel montaggio.

Un ventaglio di attrezzature tecniche, di cameraman e video maker, con Ruschioni come regista, si sono susseguiti durante il quarto weekend del Master in Giornalismo e Giornalismo Radiotelevisivo di Eidos Communication, dando vita a una vera e propria redazione televisiva.

Entusiasmo, divertimento e tanta pratica, accompagnati dai consigli del mestiere, hanno reso questa prima metà della 29esima edizione del Master in Giornalismo di Eidos Communication davvero indimenticabile!


 


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