- Dicembre 21, 2015
- Posted by: Eidos
- Categoria: Giornalismo
Ultimo appuntamento, prima della pausa natalizia, del Master in Giornalismo e Giornalismo Radiotelevisivo di Eidos Communication.
In aula, anzi, nelle due aule attive in quest’ultimo weekend, la redazione televisiva dell’emittente Retesole e, di nuovo, Flavio Haver e Franco Fracassi.
Un settimo weekend di augurio per il nuovo anno del tutto movimentato quello che ha visto protagonisti i 23 allievi del Master.
Sabato 12 dicembre l’appuntamento per tutti è stato alla redazione televisiva di Retesole, una piccola ma ben articolata e coordinata realtà giornalistica fatta di veri professionisti, i quali hanno contribuito a far sentire i giovani allievi subito a casa.
Un clima familiare quello di Retesole, dove però il lavoro di ognuno è fondamentale. Marco Finelli, Direttore generale dell’emittente, ha presentato la redazione ma anche, nel dettaglio, come funziona lavorare per un TG.
Come si lavora in una redazione televisiva
Quali sono i ruoli di un telegiornale e di qualsiasi redazione giornalistica? In ordine di importanza c’è:
- L’editore, da distinguere tra puro, che si impegna a informare senza interessi e impuro, ovvero il 99% degli editori presenti, che invece hanno degli interessi specifici a informare
- Il Direttore Responsabile, che svolge mansioni amministrative
- Il Direttore editoriale, che declina la linea editoriale della redazione scelta dall’editore
- Il Caporedattore, che si dirama nei tanti caposervizio per ogni sezione
- La redazione
- Il collaboratore
«Voi partite dal livello più basso, a meno che non cadiate a pioggia dall’alto perché dovete essere inseriti per forza e questo, purtroppo, capita. Questo è un mondo difficile ma possibile. È necessario che a una redazione vi presentiate con delle idee e non semplicemente con il curriculum», spiega Marco Finelli.
Finelli ha ricalcato quello che è stato più volte detto dai docenti di questa edizione del Master in Giornalismo di Eidos Communication: il giornalismo è un mestiere dinamico, che si fa con idee e iniziativa.
È stato poi un attimo passare dalla spiegazione, sotto forma di chiacchera informale, sui segreti del mestiere ma anche sui consigli e le regole per diventare giornalista, alla pratica.
Al via infatti la prova di apertura del TG, dove ogni allievo ha dovuto, in base a un argomento di attualità, impostare l’introduzione della conduzione del telegiornale per poi dare la linea all’inviato. Esperienza divertente ed emozionante: per alcuni buona la prima, per altri sono state necessarie pause e riprese, ma comunque, come al solito, nessuno dei ragazzi si è tirato indietro.
La telecamera, questa sconosciuta
Con la grintosa Emanuela Impieri, Responsabile tecnico di Retesole, ai ragazzi è stata poi data una panoramica generale del funzionamento della telecamera per realizzare un servizio di telegiornale.
Giovanissima, Emanuela ha iniziato a lavorare per Retesole a 22 anni e, con tanta pratica e sacrifici, adesso ricopre un importante ruolo per una professione non proprio comune tra le ragazze.
«Io mi occupo, nello specifico, di produzione e post produzione di servizi giornalistici, ma è comunque necessario, nei giorni d’oggi, che un giornalista sappia fare tutto, principalmente capire quali sono le basi per realizzare un’inquadratura e una ripresa ben fatte» spiega Emanuela.
Partono così i tecnicismi nel pomeriggio di sabato 12 dicembre presso la redazione di Retesole. Nozioni che sono comunque risultate fruibili e interessanti agli allievi del Master di Eidos perché, ormai, nell’epoca di smartphone, tablet e pc multifunzioni, i settaggi per realizzare foto e video non sono più così estranei al mondo dei giovani.
Non sono estranei ma richiedono comunque, oltre a una conoscenza teorica, anche tanta pratica. Qualcuno forse avrà già sentito parlare del bilanciamento del bianco, automatico o manuale, di una telecamera quando si cambia l’ambiente in cui ci si trova per una ripresa o anche del time code, indicato sullo schermo per avvisare sul tempo rimanente della registrazione.
Fondamentale, quando si fa una ripresa, è anche sapere cosa sia il diaframma, ovvero, quell’otturatore che serve a regolare l’intensità della luce dell’ambiente, ma anche lo zoom e la messa a fuoco.
«Ciò che è importante in una telecamera, ma anche in una macchina fotografica, è l’ottica. Fondamentale, più di tutti i settaggi, è la messa a fuoco, che è l’unico elemento non modificabile nella post produzione» continua Emanuela Impieri.
Ci sono poi da conoscere i tipi di inquadrature, di microfoni e tanti altri elementi che uno dei due gruppi in cui sono stati divisi i 23 allievi del Master in Giornalismo di Eidos Communication ha già avuto l’opportunità di testare in questo stesso weekend.
Per l’altro gruppo invece l’appuntamento a Retesole è rimandato alle prime due lezioni di gennaio, dopo la pausa natalizia.
AGGIORNAMENTO DI UNA NOTIZIA E GIORNALISMO D'INCHIESTA
Domenica 13 dicembre infatti, quest’ultimo gruppo è tornato alla consueta sede della didattica presso il centro Congressi Cavour, per ritrovare due dei docenti incontrati nelle passate lezioni: Flavio Haver e Franco Fracassi.
Nella mattinata di domenica Flavio Haver, dalla scrittura di un semplice attacco giornalistico, spiegata durante la prima lezione, è passato a richiedere agli allievi lì presenti un continuo aggiornamento di una stessa notizia. Un esercizio quindi più complesso, vista la necessità di racchiudere nel minor tempo possibile sempre più dettagli di un fatto, come ci aveva già accennato qualche weekend fa Marco Bracconi.
Nel pomeriggio di domenica invece ci è venuto a trovare di nuovo il giornalista di inchiesta Franco Fracassi che, questa volta, ha illustrato ai ragazzi le varie modalità per realizzare un’intervista, altro strumento fondamentale per condurre un’inchiesta.
«Prima di fare un’intervista il giornalista deve, innanzitutto, stabilire quello che vuole ottenere da questa», spiega Fracassi.
Se si vogliono ottenere delle informazioni che l’intervistato non vuole raccontare in giro, se invece il giornalista vuole che le informazioni vengano divulgate in maniera comprensibile oppure, se vuole mettere in difficoltà l’intervistato per denunciarne la vera identità, l’intervista dovrà essere realizzata in maniera differente.
Ed ecco che il secondo gruppo del settimo weekend del Master di Eidos Communication è stato chiamato a realizzare diversi tipi di interviste, con dei quesiti da rivolgere al docente per poi mettere per iscritto il materiale raccolto sotto forma di domande e risposte.
Non ci resta che attendere la fine della pausa natalizia per riprendere in pieno le attività teoriche e pratiche che il Master ha ancora in serbo per i suoi allievi.
Arrivederci, allora, al 9 e al 10 gennaio!
Non perderti neanche un weekend del Master in Giornalismo e Giornalismo Radiotelevisivo:
-
Master Giornalismo Eidos: Commenti e Racconti del Primo Weekend di Lezione
-
Master Giornalismo Eidos: Commenti e Racconti del Secondo Weekend di Lezione
-
Master Giornalismo Eidos: Commenti e Racconti del Terzo Weekend di Lezione
-
Master Giornalismo Eidos: Commenti e Racconti del Quarto Weekend di Lezione
-
Master in Giornalismo Eidos: Commenti e Racconti del Quinto Weekend di Lezione
-
Master in Giornalismo Eidos: Commenti e Racconti del Sesto Weekend di Lezione