MasterModaEidos alla Milano Fashion Week con Tonia La Marca

 

 

 

 Diario di  bordo di una Masterista Eidos alla #MFW.

Se a novembre mi avessero detto che, dopo circa quattro mesi, mi sarei ritrovata alla Milano Fashion Week, probabilmente avrei riso per ore e pensato “see, magari!”; invece è successo davvero.

L’articolo sulla sfilata di Luigi Borbone mi ha catapultato direttamente lì.

Dopo l’euforia iniziale, i drammi sono stati molteplici, andiamo in ordine :

1.      Oddio, non ho vestiti!

2.      Oddio, non riuscirò a rispettare le consegne.

3.      Oddio, dove dormo!

4.      Oddio, mi perderò per Milano, farò tardissimo.

5.      Oddio, i miei capelli sono orribili!

 

Dopo 24h di panico ho capito che farsi prendere dall’ansia era inutile, mi sono armata di valigia e sono partita da Napoli, in versione “L’Ultimo Emigrante”, verso Milano.

Dopo un viaggio abbastanza esilarante sono arrivata nella città della moda e ad accogliermi alla stazione c’era la mia salvezza, colei che ha risolto i punti 1-3-4 e 5 dei miei drammi, la mia collega di master Claudia Russo. Mi ha ospitato a casa sua, mi ha fatto da stylist personale, ha evitato che mi perdessi per Milano ed ha reso presentabilissimi i miei capelli.

 

Ho assistito alla mia prima sfilata milanese, in un palazzo storico meraviglioso, circondata da giornalisti e blogger (o presunti tali) in abiti per così dire “originali”.

Ho cercato di capire il perché dei sandali sotto la pioggia alle 9 del mattino di un gelido febbraio, il perché dei cappelli assurdi e, soprattutto, il perché delle pose plastiche da foto.

Ho partecipato a circa 7 eventi, grazie anche al giornale MODADIVAS, e ho corso da un punto all’altro di Milano armata di tablet e Google Maps.

Ho conosciuto una marea di persone interessanti, visto meravigliosi vestiti, parlato con stilisti e redattrici di magazine.

Ho scritto fino a notte fonda per rispettare le consegne degli articoli e ho bevuto litri di camomille preparate dalla “mia salvezza milanese/siciliana”, ho cucinato ad orari improbabili e mangiato ad orari improbabili.


È stata un’esperienza distruttiva, entusiasmante, costruttiva e meravigliosa.

Ho riso per quasi 4 giorni di seguito, risate intervallate da profondi momenti di panico e sconforto; ma sono sopravvissuta alla dilagante follia milanese da fashion week grazie anche alle rassicuranti telefonate di Silvia dalla sede EIDOS.

Le quattro giornate di Milano si sono concluse ed io ricorderò questi giorni per le ansia, le risate, le corse, le emozioni e la follia generale.

 

PS : quando vi dicono che durante la FW non si mangia È VERO!!!

 


 
                                                                                                                 Mariantonia La Marca