Tira fuori le tue carte e mettiti alla prova sempre | Master in Giornalismo e Giornalismo Radiotelevisivo

Il cambiamento di stagione e il maltempo non raffreddano gli animi e la voglia di fare dei 23 allievi del Master in Giornalismo e Giornalismo radiotelevisivo di Eidos Communication.

Il secondo weekend di lezione è arrivato.

La stanchezza di due lunghe settimane di lavoro, studio, esercitazioni di scrittura di articoli, assegnate nel primo weekend di lezione, perché la pratica non basta mai nel giornalismo, non frena l’entusiasmo per affrontare le prime 8 ore di sabato 3 ottobre.

Nicola Bonaccini, giornalista, esperto di comunicazione, media training, public speaking, consulente politico e l’elenco potrebbe durare ancora, ma mi fermo qui, ha pienamente movimentato la mattinata del secondo sabato di lezione grazie alla sua verve e al suo entusiasmo.

Quattro ore sono sembrate un minuto ascoltando i suoi storytelling, dove è l’esperienza di lavoro vissuta a sintonizzare i ragazzi con il mondo complesso e affascinante che andranno ad affrontare, ovvero la comunicazione, ma anche quelle nozioni tecniche necessarie per diventare un bravo addetto stampa.

Sì, perché il Master in Giornalismo di Eidos Communication non insegna solo a diventare dei bravi giornalisti, ma anche a capire quante e quali altre strade il mondo della comunicazione può offrire.

Tecniche di scrittura e ufficio stampa. Un nuovo mondo che molti ragazzi non conoscevano e che, allo stesso tempo, li ha completamente affascinati. Un mestiere diverso rispetto al giornalismo ma strettamente collegato a esso.

«Il giornalismo fa informazione, l’ufficio stampa fa comunicazione. Fare ufficio stampa significa avere uno stretto contatto con i giornalisti. Ecco perché è importante, per lavorare come addetto stampa, conoscere i meccanismi e la testa dei giornalisti».

Un’altra prospettiva da cui si possono imparare nuovi strumenti della professione, quella da giornalista e, in più, capire, dall’esterno e da chi i giornalisti li conosce molto bene, cosa significa davvero fare questo mestiere.

Come ragiona il giornalista tipo, cosa cerca, come ci si approccia: tutte questioni sciolte dall’esperto di media training che abbiamo avuto il piacere di ascoltare nella mattinata di sabato 3 ottobre.

La lezione di Nicola Bonaccini però,oltre a consegnare una visione parallela, ma diversa, del giornalismo, ha sortito anche un altro effetto: quello di stimolare i ragazzi del Master in Giornalismo di Eidos Communication ad aprire i propri orizzonti, permettendogli di valutare l’ipotesi di intraprendere anche altri tipi di carriera.

Solamente in questo modo si può avere una conoscenza a 360 gradi di qualcosa, di apprezzarla fino in fondo e, soprattutto, ci si rende conto di quante opportunità il lavoro del giornalismo o di altri settori della comunicazione possono offrire, anche contemporaneamente.

Al Master in Giornalismo e Giornalismo radiotelevisivo di Eidos Communication non ci si annoia mai e, soprattutto, gli sbocchi lavorativi a cui apre questo percorso didattico sono innumerevoli, combinabili e dinamici.

«Fare ufficio stampa è una professione che ti misura sempre. Le carte vanno tirate fuori continuamente».

E sembra essere proprio quello di cui hanno voglia gli allievi del Master che, terminata la lezione di sabato mattina, mi hanno ripetutamente chiesto se il Professor Bonaccini sarebbe tornato a insegnare nuove tecniche e perle del mestiere, anzi, dei mestieri.

Nicola Bonaccinici ha promesso di sì. La prossima volta però la sua lezione sarà accompagnata anche da molta pratica. Simulazione di conferenze stampa, eventi di altri tipi, interviste. Lo scopriremo solo vivendo, anzi, seguendo il prosieguo del Master in Giornalismo e Giornalismo radiotelevisivo di Eidos Communication.

Si riprende il fulcro del Master con Massimo Martinelli, caposervizio di Cronaca Giudiziaria de Il Messaggero, che ci è tornato a trovare dopo domenica scorsa, 20 settembre, questa volta per quasi due giornate intere.

Al via una nuova simulazione di redazione, con altri articoli da ricostruire, legati a dei lanci di agenzia, ma anche una simulazione di conferenza stampa. I giovani allievi dovevano personificare dei giornalisti esperti e fare delle domande all’intervistato di turno, Massimo Martinelli.

Un capovolgimento di ruoli non indifferente quello che ha dovuto intraprendere l’esperto giornalista de Il Messaggero che, per avvicinare il più possibile quei giovani, che gli ricordano tanto lui agli inizi di carriera, non si nega mai ad arrivare fino in fondo alla pratica.

Un’intera domenica e metà del sabato del secondo weekend del Master in Giornalismo di Eidos Communication trascorsi a tentare, ritentare e realizzare infine un articolo di giornale degno delle migliori testate, grazie al perfezionismo e alla pazienza di un professionista come Massimo Martinelli.

La gavetta è lunga, faticosa, ma la soddisfazione finale non esiterà ad arrivare.

Non ci resta che, come dice Nicola Bonaccini«tirare fuori tutte le carte e mettersi costantemente alla prova».


 

Più di là che di qua, nel senso metaforico…ma anche letterale. Classe 1986, eterna idealista e sognatrice, a volte un po’indecisa, nasco sotto il segno dei gemelli, di cui sono una netta rappresentazione. Senza terra sotto ai piedi, colleziono miriadi di esperienze lavorative finché, alla tenera età di 26 anni, capisco che il giornalismo e la comunicazione in generale sono il mio sogno…Sicura? In questo caso direi di sì.


Non perderti neanche un weekend del Master in Giornalismo e Giornalismo Radiotelevisivo

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