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Ufficio stampa, sport, cinema e web: il giornalismo a 360 gradi

  • Giugno 7, 2016
  • Posted by: Eidos
  • Categoria: Giornalismo
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Foto, sorrisi e qualche lacrima di commozione. Il decimo ed ultimo weekend del Master in Giornalismo e Giornalismo Radiotelevisivo della Eidos si è concluso così, con una due giorni di lezioni full immersion ed un esame finale che ha messo a dura prova i corsisti.

Ufficio stampa e giornalismo sportivo

A dare il “la” dell'ultimo sabato è stato Nicola Bonaccini che, tra esempi pratici e spiegazioni teoriche, ha fatto riesplorare ai masteristi il magico modo dei comunicati stampa. Come si scrivono, quale obiettivo hanno, come si strutturano e qual è l'importanza ricoperta da link ipertestuali, box e contatti.

«Ricordatevi sempre che l'obiettivo fondamentale di un comunicato stampa è quello di suscitare l'attenzione di chi legge, in questo caso i giornalisti a cui lo inviate».

Le lezioni si sono poi spostate su un ambito completamente differente: quello del giornalismo sportivo. Marcel Vulpis, direttore di SportEconomy, ha lasciato che fossero gli stessi corsisti a mettersi alla prova stilando pezzi completi ed elaborati su calcio e sport. Due le esercitazioni proposte, intense e portate avanti attraverso gruppi di lavoro, che hanno permesso a tutti di confrontarsi con un giornalismo denso di approfondimento e indagine.

Il giornalismo tra cinema e red carpet

«Quello del cinema è un settore giornalistico molto delicato, che mantiene le sue regole, i suoi tempi, i suoi appuntamenti fissi ai red carpet dei più grandi festival mondiali».

Ha impiegato pochissimo il giornalista Pierpaolo La Rosa a catturare l'attenzione dei corsisti, nonché la fantasia verso un mondo che talvolta sembra esistere solo nei film. Come funziona una conferenza stampa a due passi da un red carpet, cosa vuol dire intervistare una stella cinematografica, che emozione si prova ad essere accreditati ad anteprime di film o aver la possibilità di partecipare ai set.

«I giornalisti vanno sul set ed assistono a diverse scene – ha spiegato La Rosa – come i primi ciack, i problemi affrontati. Talvolta si pranza con le star col famoso cestino. I film vengono generalmente realizzati da aprile ad ottobre (per le condizioni ottimali di luce). Poi, una volta smontato il set, i film vengono presentati: questo è il momento in cui entra in gioco ufficialmente la stampa». Una volta a partecipare erano più che altro le televisioni ma adesso, «con sempre maggior frequenza vengono invitati anche i Gruppi Radio con i giornalisti di riferimento che improntano le interviste agli attori, per la durata di circa 15 minuti».

Web Journalism

Come si indicizza un pezzo, quali algoritmi utilizza Google per classificare le notizie sul suo motore di ricerca, come possono i giornalisti aiutare la diffusione virale dei loro pezzi. Nell'ultima giornata del Master in Giornalismo e Giornalismo Radiotelevisivo è stato di nuovo Marco Bracconi a salire in cattedra e svelare i meccanismi intrinsechi del mondo del web e dell'online. «Ricordate che Google indicizza i pezzi attraverso i titoli e quindi essi devono contenere tutte le parole chiave. Mettetevi nei panni di un utente. Se voleste sapere gli ultimi aggiornamenti sulle elezioni a Roma, quali parole digitereste?».

Fondamentale anche il ruolo dei tag e dei collegamenti ipertestuali che, a loro volta, si suddividono in esterni ed interni (questi poi in orizzontali e verticali).

«Comprendere le regole di Google, vuol dire comprendere il web. Considerando che il giornalismo oggi vive la sua massima espressione nell'online, questo diventa parte integrante del vostro mestiere».

Il decimo ed ultimo weekend del Master in Giornalismo e Giornalismo Radiotelevisivo di Eidos Communication è terminato così, con qualche lacrima di commozione ed un immenso “in bocca al lupo” a tutti noi.

VERONICA CROCITTI
Giornalista di nera e giudiziaria, scrittrice, blogger. Nata nel freddo Nord, vive nella terra delle belle arance e dei mandorli in fiore da più di vent’anni. Siciliana nel cuore, ama viaggiare e scrivere. Ventisette anni, due lauree, tre lingue sul cv, ha lavorato anche a Washington, Roma e Parigi. Tra le più grandi passioni: satira, gatti e caffè.

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